Comunicare in Parrocchia

Programmi e Servizi

La nostra comunità parrocchiale è in cammino con il fine di una sempre maggiore condivisione e interiorizzazione della vita cristiana. Perciò sono importanti la partecipazione liturgica, al primo posto, come anche l'accoglienza, l'ascolto  la collaborazione e  il sostegno reciproco. Partecipiamo ai vari gruppi con spirito di servizio, mettendo in comune capacità e doti di ognuno. I beneficiari dei nostri servizi e programmi sono in particolare i fratelli in difficoltà per motivi economici e sociali, come anche per situazioni di solitudine, malattia e vecchiaia. 

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29 novembre 2020 I domenica di Avvento

Inizia il periodo di Avvento, e il gruppo Caritas vuole condividere, con tutti noi parrocchiani, le iniziative in corso per aiutare chi si trova in difficoltà a causa del Covid. Già nella prima ondata di marzo, siamo potuti intervenire in vari casi di grave bisogno e inoltre abbiamo destinato la metà delle offerte raccolte alla Caritas Diocesana.

Anche quest’anno ci concentriamo sulla Casa di San Giovanni, dove ad oggi accogliamo 12 studenti, in collaborazione con l’associazione Sante Malatesta, che è responsabile della scelta di questi studenti universitari, giovani extracomunitari, per il loro domicilio nella nostra canonica vecchia.

L’accoglienza in San Giovanni continua in un progetto allargato: infatti da dicembre siamo in grado di ospitare in maniera permanente nella casa del Campanile due persone "senza fissa dimora", in collegamento con l’associazione Amici della Strada e la cooperativa "Il Simbolo": cioè due persone che vivono in strada troveranno un nuovo percorso di vita, e finalmente una vera casa.

La collaborazione con gli Amici della Strada, grazie all'aumento dei volontari nostri parrocchiani, si è consolidata anche con la Mensa, cioè la distribuzione due volte la settimana dei pasti caldi, che vengono preparati nella cucina dell’oratorio e poi portati ai senza fissa dimora il mercoledì e la domenica.

Teniamo inoltre i contatti con le Associazioni che seguono i detenuti del Carcere di Don Bosco, compresi quelli che si avviano al proprio reinserimento: raccogliamo per loro dei prodotti di prima necessità, elencati nel volantino che riceverete all’uscita dalla Messa. Sono i nostri ragazzi del Cantiere SOS che hanno preparato i volantini ed i poster: vi preghiamo di leggerli attentamente ed anche di passare parola.

Ancora una iniziativa intrapresa di recente è il sostegno ad una studentessa, ragazza madre di due gemelline, abitante in Ghezzano.

Infine confermiamo gli aiuti più urgenti e immediati di piccole somme e pacchi spesa a chi - anche a causa del Covid - si trova in difficoltà e ricorre al nostro Parroco, che poi li orienta al centro di ascolto della Caritas Diocesana.

Tutti siamo invitati a contribuire come possiamo, con poco o con molto, a questo progetto che è come una rete di solidarietà: con le offerte sia nelle varie Messe di Avvento, sia portandole a Don Alessio di persona, o in altri modi: oltre le offerte, che si possono fare anche da casa, ricordiamo la raccolta dei generi necessari ai carcerati e dei generi alimentari per la Mensa.

È un conforto sapere che tutti insieme possiamo fare tanto, come nella prima ondata del Covid, per cui ringraziamo per la generosità manifestata. Grazie e buona domenica.

 

Da Roberto, membro del gruppo Caritas parrocchiale    UNA CASA APPESA AL CIELO

Mi è stato affidato di fare questo resoconto sulla Casa di S. Giovanni, avendo partecipato sin dall’inizio come membro del Gruppo Caritas, nell’ambito del quale l’idea è nata e si è sviluppata, e avendo svolto insieme a Don Alessio il coordinamento dei lavori affidati all’esterno e di quelli dei tanti - veramente tanti - volontari. Il complesso architettonico è costituito da:

  • la Chiesa

  • una casa a due piani, la vecchia Canonica (abitata un tempo dalle Suore di Galeazza), costituita da un piano terra con vari locali e disimpegni, una cucina, due bagni (uno completamente ristrutturato con doccia) ed un ampio salone, e da un secondo piano con varie camere, una salone pranzo, una cucina, due bagni con doccia ed un grande terrazzo

  • un ampio porticato, situato sul retro della casa che apre su un grande prato.

  • un’abitazione, detta casa del Campanile, perché ricavata ristrutturando alcuni locali facenti parte della torre campanaria.

Il nome che abbiamo voluto assegnare al Progetto su tutto il complesso, “Una Casa appesa al cielo”, si basa sull’esigenza che ciascuno di noi ha di abitare una casa. Una casa di accoglienza, condivisione nel sistemarla con il contributo di tanti della comunità, giovani e meno giovani, e che lo sarà nel viverla nella parte comunitaria e in quella destinata all’ospitalità di questi studenti che vengono da mondi lontani, che vogliamo sentire come figli ospitandoli nella nostra casa, supplendo così almeno un poco alla lontananza dalla loro case, dalle loro famiglie, e alle loro difficoltà economiche. La esigenza comunitaria, posta al PT, ha dato luogo a ristrutturazione, con importanti opere di sanificazione dall’umidità tutte le pareti - che erano assolutamente fatiscenti e invivibili - con interventi muratori moderni, con malte e intonaci appositi; inoltre è stato installato un impianto di riscaldamento con fancoil per il salone e radiatori a muro per tutti gli altri ambienti, compresi quelli del primo piano; sistemata ed arredata la cucina, pulito e resi agibili porticato, giardino e orto e, questi ultimi, recintati con rete metallica nella parte adiacente la via di Cisanello, grazie a tanto lavoro di volontariato (recinzione a parte) coordinato (e non solo ...) dal Parroco.

La parte del Progetto destinata all’accoglienza è iniziata ospitando nella casa del Campanile, già ristrutturata in passato (alcuni di noi ne ricorderanno l’inaugurazione alla presenza dell’allora arcivescovo Alessandro Plotti) e risistemata recentemente, una persona assistita dalla Caritas e due studenti stranieri in difficoltà (un ragazzo indiano e uno del Camerun), in collaborazione con l’Associazione Malatesta che li segue e assiste nei loro studi. Il Progetto di accoglienza si completa estendendo questa ospitalità a studenti stranieri meritevoli, nella parte situata al primo piano della Canonica, dove troveranno ospitalità altri 9 ragazzi e ragazze. Questa parte del Progetto si basa su una collaborazione con l’Associazione Malatesta con accordo formalizzato in un contratto della durata iniziale di 5 anni. I lavori di ristrutturazione della casa sono stati sostenuti dalla Parrocchia con un impegno diretto, sia economico (affidando a ditte esterne il lavoro per intonacatura, imbiancatura e ripristino di tutte le travi in legno a vista, acquisto e montaggio di infissi interni e delle persiane esterne, riscaldamento, impianto elettrico, allestimento e ripristino bagni, boiler per acqua calda per tutti i bagni e le cucine), che di lavoro di tanti volontari, ma veramente tanti, in tutto il resto. I costi comunque sostenuti saranno coperti da un impegno della Associazione Malatesta a pagare un “affitto” per ogni studente ospitato e ad addossarsi i costi di utilizzazione delle utenze (gas, acqua e luce), sia della canonica che della casa del Campanile.

Mi piace terminare questo resoconto della bellissima storia di oggi e domani, che è la realizzazione di progetto di ristrutturazione della casa di S. Giovanni, con un ricordo che intreccia questo sogno che oggi si è realizzato con un ricordo personale che voglio condividere, spero con voi. Il professore S. M. a cui è intitolata l’Associazione omonima, partner nella parte del progetto destinato all’accoglienza, è stato mio professore di elettronica nucleare nel 1960 e un suo libretto che mi regalò allora ha come titolo una frase di S. Agostino: “Ama e fa’ ciò che vuoi”.

E la realizzazione di questa “casa appesa al cielo” è davvero segno di amore e di condivisione nelle finalità e nella partecipazione di tutta la comunità che è Chiesa di Dio a Ghezzano: è il pezzo di cielo, di Paradiso in cui crediamo, che oggi si realizza e vive concretamente in questo progetto. Guardate, osservate, riflettete ... è un progetto di amore, di accoglienza, di condivisione che abbiamo vissuto e che vivremo insieme, ma a braccia aperte verso tutti, indiscriminatamente e … allora oltre ogni problema, fatica, angustia, gioiamo felici di tanto amore che si è realizzato e portiamo questo pezzo di cielo sempre dentro di noi.

Roberto Mirandola, per il Gruppo Caritas e per tutti i volontari e la Parrocchia della S.S. Trinità.

Ghezzano, 8 ottobre 2018

 

La Parola del Parroco – Avvio Anno Pastorale
 
L’avvio di un Anno Pastorale è il momento in cui si fa il punto della situazione e si scelgono le priorità per l’anno che ci aspetta. In questo anno 2017-2018 la nostra parrocchia dovrà rinnovare il Consiglio Pastorale che è, e deve essere sempre di più, il vero motore della pastorale parrocchiale. È l’occasione per ripensare l’attività nel suo insieme e cercare di dare ulteriore organicità alla proposta liturgica, catechetica e caritativa già molto sviluppata ed efficace.
 
Negli ultimi mesi abbiamo investito sulla riattivazione delle strutture della chiesa di San Giovanni Battista, con successi ma anche con molte difficoltà. La chiusura dell’anno pastorale a fine maggio, sotto il porticato, è stato un bell’evento molto partecipato. Tuttora l’avvio all’utilizzo di questi locali è faticoso e non ha ancora raggiunto il minimo di attività e presenza capace di renderla luogo vivo e non solo luogo del ricordo. Abbiamo, con notevole sforzo, risistemato le stanze della vecchia canonica e iniziato a ripulire la chiesa e il giardino, ma il percorso è ancora lungo e complesso.
 
Inizieremo l’Anno Pastorale con i gruppi parrocchiali a San Giovanni, lì ci ritroveremo tutti nella settimana dedicata alla Madonna del Rosario, che si concluderà con la solenne processione domenica 1 ottobre, secondo l’itinerario dello scorso anno: partenza ore 10:00 dalla chiesa di San Giovanni Battista, fermata al monumento ai caduti e conclusione nella chiesa della SS. Trinità con la celebrazione eucaristica e la solenne benedizione. Tutto l’Anno Pastorale sarà incentrato sul tema “La Chiesa”, secondo il piano pastorale diocesano, con una sfaccettatura particolare: “La Chiesa, casa dove trova nutrimento il cristiano”. 
Il luogo di coltivazione dei prodotti che sfamano la famiglia è stato per secoli l’orto. Dopo un tempo di industrializzazione e alienazione dalla realtà agricola, oggi c’è un ritorno alla terra, ai prodotti sani, al chilometro zero, al contatto con la natura, a stili di vita sostenibili e umani. L’orto è il luogo attorno a cui la famiglia trova un buon nutrimento, e noi come Comunità vogliamo nutrirci al meglio. Gli studenti dell’istituto tecnico superiore “E. Santoni” ci daranno una mano nell’organizzare un piccolo orto nel terreno di San Giovanni Battista, attorno a cui costruiremo alcune attività di sensibilizzazione. Come mostra Papa Francesco nell’enciclica “Laudato si’”, è assolutamente prioritaria l’attenzione all’ambiente in cui viviamo: vogliamo dedicare un anno a questo settore così importante per il bene di tutta l’umanità ed in particolare dei più poveri che, come sempre, subiscono maggiormente gli effetti delle azioni spregiudicate degli egoismi.
 
Ed eccoci pronti a partire, essendo sempre più Comunità in cui tutti i sapori si sanno amalgamare in modo da dare cibi sempre più sani e gustosi, perché come dice Papa Francesco: “il tutto è superiore alla parte”.    Don Alessio
 Avvio Anno Pastorale 2017-2018 - La Parola del Parroco –
 
L’avvio di un Anno Pastorale è il momento in cui si fa il punto della situazione e si scelgono le priorità per l’anno che ci aspetta. In questo anno 2017-2018 la nostra parrocchia dovrà rinnovare il Consiglio Pastorale che è, e deve essere sempre di più, il vero motore della pastorale parrocchiale. È l’occasione per ripensare l’attività nel suo insieme e cercare di dare ulteriore organicità alla proposta liturgica, catechetica e caritativa già molto sviluppata ed efficace.
 
Negli ultimi mesi abbiamo investito sulla riattivazione delle strutture della chiesa di San Giovanni Battista, con successi ma anche con molte difficoltà. La chiusura dell’anno pastorale scorso a fine maggio, sotto il porticato, è stato un bell’evento molto partecipato. Tuttora l’avvio all’utilizzo di questi locali è faticoso e non ha ancora raggiunto il minimo di attività e presenza capace di renderla luogo vivo e non solo luogo del ricordo. Abbiamo, con notevole sforzo, risistemato le stanze della vecchia canonica e iniziato a ripulire la chiesa e il giardino, ma il percorso è ancora lungo e complesso.
 
Inizieremo l’Anno Pastorale con i gruppi parrocchiali a San Giovanni, lì ci ritroveremo tutti nella settimana dedicata alla Madonna del Rosario, che si concluderà con la solenne processione domenica 1 ottobre, secondo l’itinerario dello scorso anno: partenza ore 10:00 dalla chiesa di San Giovanni Battista, fermata al monumento ai caduti e conclusione nella chiesa della SS. Trinità con la celebrazione eucaristica e la solenne benedizione. Tutto l’Anno Pastorale sarà incentrato sul tema “La Chiesa”, secondo il piano pastorale diocesano, con una sfaccettatura particolare: “La Chiesa, casa dove trova nutrimento il cristiano”. 
Il luogo di coltivazione dei prodotti che sfamano la famiglia è stato per secoli l’orto. Dopo un tempo di industrializzazione e alienazione dalla realtà agricola, oggi c’è un ritorno alla terra, ai prodotti sani, al chilometro zero, al contatto con la natura, a stili di vita sostenibili e umani. L’orto è il luogo attorno a cui la famiglia trova un buon nutrimento, e noi come Comunità vogliamo nutrirci al meglio. Gli studenti dell’istituto tecnico superiore “E. Santoni” ci daranno una mano nell’organizzare un piccolo orto nel terreno di San Giovanni Battista, attorno a cui costruiremo alcune attività di sensibilizzazione. Come mostra Papa Francesco nell’enciclica “Laudato si’”, è assolutamente prioritaria l’attenzione all’ambiente in cui viviamo: vogliamo dedicare un anno a questo settore così importante per il bene di tutta l’umanità ed in particolare dei più poveri che, come sempre, subiscono maggiormente gli effetti delle azioni spregiudicate degli egoismi.
Ed eccoci pronti a partire, essendo sempre più Comunità in cui tutti i sapori si sanno amalgamare in modo da dare cibi sempre più sani e gustosi, perché come dice Papa Francesco: “il tutto è superiore alla parte”.    Don Alessio
ELENCO LETTORI E ANIMAZIONI FEBBR.-GIUGNO
 
 
 
 
DISCORSO DI PAPA FRANCESCO PER LA QUARESIMAFRANCESCO QUARESIMA 2015.doc (29696)
 
 
 
 

 
 
 
 
 
 
 
IL MINISTERO DEI LETTORI
 
Le nostre celebrazioni sono già molto curate e partecipate (questo è ciò che dicono le persone che vengono per la prima volta alla “nostra” Messa) e di questo ringraziamo il Signore, ma molto possiamo ancora migliorare…. ricordandoci che la Messa è prima di tutto un rendimento di Grazie al Signore da vivere tutti insieme come una famiglia… e come in ogni famiglia…. TUTTI SONO INVITATI E TUTTI SONO PADRONI DI CASA.
 
Che ne dite se….
ci sforziamo tutti di arrivare un po’ prima alla Messa?
…. passaparola…..
 
Note per i Lettori:
 Si prega di comunicare la propria assenza almeno il giorno prima a Don Giorgio o ad un membro del Gruppo Liturgico che provvederanno ad avvertire un altro lettore disponibile.
 Si ricorda che i lettori si devono recare all’altare dopo la Colletta (la preghiera che il Sacerdote fa con le braccia allargate dopo il Gloria) e alla quale l’assemblea risponde “Amen”, si soffermano prima di salire sul presbiterio e chinano il capo; terminata la II^ lettura… se l’acclamazione al Vangelo è del tutto cantata (compresa la strofa), i lettori scendono senza inchino; se l’acclamazione è cantata solo per l'Alleluia o il ritornello, il lettore che ha letto la II^ lettura legge la breve acclamazione al Vangelo e poi assieme all’altro lettore scende dal presbiterio senza inchino.
-E' opportuno che Il lettore  
 Controlli, prima dell’inizio della Celebrazione, che il Lezionario si posizionato alla pagina giusta, per evitare di leggere dai foglietti.
 Si posizioni il microfono correttamente e ben vicino alla bocca prima di iniziare a leggere
 Tenga una postura eretta composta con le braccia lungo il corpo o appoggiate all’ambone e i piedi allineati
 Faccia una piccolissima pausa dopo la proclamazione del libro dal quale è tratto il brano e al termine della lettura prima di dire “Parola di Dio”
 Non legga “Salmo responsoriale” né dica "ripetiamo insieme", ma subito legga il ritornello del Salmo stesso
 Chiunque fosse interessato a svolgere questo importante ruolo nella Liturgia è pregato di segnalarlo a don Giorgio
 Si chiede fin d’ora la disponibilità a svolgere questo ministero anche nelle altre Celebrazioni che si svolgeranno durante l’anno
 
Note per le animazioni:
 I gruppi delle animazioni sono rimasti gli stessi degli anni precedenti e quindi:
o Catechesi ICF e ACR – referenti Maria Buti Ciampolini e Christian Lambiase
o Gruppo Cresima e Giovanissimi – referenti Marco Bonanni
o Gruppo Giovani e Coro – referenti Ilaria Durante e Federico Nesti
o Gruppo Famiglie – referenti Giuseppe Chiapparelli
o Catechesi Adulti – referenti Gloria Piras
o Gruppo Carità – referenti Francesco Federico e Matteo Diciotti
 Il compito del referente è quello di fare da raccordo all’interno del gruppo da lui rappresentato, per preparare e animare la celebrazione mediante:
-Monizione iniziale: nella quale si annunci il tema della liturgia del giorno, il messaggio in sintesi della Parola che ascolteremo e il collegamento con il gruppo che anima la Messa.
-Preghiere dei Fedeli:
Se possibile, bisogna far preparare le preghiere ai membri del gruppo che si rappresenta, assegnando a ciascuno un tema fra quelli “obbligatori” (per la santa Chiesa, per coloro che ci governano, per coloro che si trovano in varie necessità, per tutti gli uomini e per la salvezza di tutto il mondo) e aggiungendo altre preghiere con temi particolari e/o generali e…. assicurarsi che chi l’ha preparata o chi per lui la legga alla Messa
Coloro che leggono le preghiere devono salire sul presbiterio e portarsi all’ambone tutti insieme (chinando il capo prima di salire sul presbiterio)  SUBITO DOPO IL CREDO in modo che, quando il sacerdote legge la preghiera introduttiva, i lettori siano già sul presbiterio; SOLO quando il sacerdote ha terminato la preghiera conclusiva e l’assemblea abbia risposto “Amen” scendono e tornano a posto tutti insieme.
 Eventuali gesti all’offertorio o in altri momenti (specie durante i periodi forti di Avvento e Quaresima e nelle celebrazioni particolari) sono da concordare con don Giorgio
 Comunicazione finale: sarebbe opportuno “sfruttare” questo momento per informare, comunicare, ringraziare, invitare, sollecitare…. tutto ciò in relazione al gruppo di appartenenza.
 Proposta: che ne dite se il gruppo che anima la Celebrazione si facesse carico di riordinare la Chiesa al termine dell’Eucarestia? Ovvero togliere foglietti, libretti dei canti, occhiali dimenticati, cartine di caramelle ecc…. in modo da lasciare la Chiesa come l’abbiamo trovata?
In alternativa può invitare l’assemblea a farlo!!!!
 
Note generali:
 Raccolta delle offerte con i cestini: 
-generalmente vengono usati 4 cestini e avevamo concordato che un cestino fosse di responsabilità della parte giovanissimi (prime due file di panche vicino all’organo), un cestino fosse affidato al Gruppo Famiglie (terza fila di panche partendo dall’organo), e gli altri due cestini sono generalmente affidati a Cesira, Aldo, Nesti, Elvira….. (per le altre tre file di panche)….
-Le persone devono iniziare la raccolta appena comincia il canto all’offertorio e devono processionalmente portare i cestini sugli scalini del presbiterio entro l’Orazione sulle offerte  cioè PRIMA DELL’INIZIO DELLA PREGHIERA EUCARISTICA (“il Signore sia con voi”- “e con il tuo Spirito”)
Questo momento ha bisogno di essere curato e strutturato maggiormente e… prima o poi lo faremo.
Sarebbe buono e giusto che qualcuno si offrisse di “curare” questo momento.
-Pane e vino:
Come oramai da molti anni questo momento, nella S. Messa delle h. 11.00, è affidato ai bambini che si preparano alla Comunione: sia compito quindi delle Catechiste alternandosi o di una persona da loro incaricata di preoccuparsi di incaricare determinati bambini e di istruirli e di accompagnarli in fondo alla Chiesa (generalmente se ne occupa Francesco Vanni)
 Chierichetti:
qualcosa si è già fatto…. ma occorre l’aiuto di tutti affinchè questo ministero venga compreso, apprezzato, valorizzato e partecipato sempre più e sempre meglio.
 
Il gruppo Liturgico per il momento è formato da: don Giorgio, Giovanna (famiglie), Marco (giovanissimi), Federico (coro), Luisa (Ministro dell’Eucarestia e catechesi adulti), Emanuela (new entry del gruppo famiglie), Francesca (referente per la Liturgia nel Cpp) e, da riconfermare la disponibilità di Sabrina (ICF)…. ma si accettano nuovi ingressi, persone cioè “APPASSIONATE” di Liturgia per dare una mano e si accettano anche consigli e suggerimenti per rendere sempre più PARTECIPATO E VISSUTO questo nostro rendimento di grazie.
Francesca
 

 

 

 

IL  GRUPPO GIOVANISSIMI E CRESIMA

      
      Raccontare decenni di storia del Gruppo Giovanissimi e Cresima sintetizzandoli in poche righe, è impossibile. Provarci vuol dire ricordare l’unione di questi due gruppi fin dall’ormai lontano 2002. In questo periodo si sono succeduti educatori, animatori, ragazzi con i più vari caratteri, impegni e storie: il tutto unito dal filo rosso, di un consistente gomitolo, che continua a legare la maggior parte delle persone che sono passate dal Gruppo. Il bello di quest’esperienza, in qualsiasi ruolo una persona la viva, è che ti lascia qualcosa o qualcuno e va ben oltre l’incontro settimanale. Su ciò esprimo solo qualche breve e incompleto cenno, qualche esempio, che spero però sia apprezzato, ed eventualmente aggiornato, da noi tutti della comunità di Ghezzano: nella vita di Giulia e Alessandra l’esperienza ha lasciato un legame d’amicizia vero, che le fa vivere quasi come sorelle; nel caso di Anna, che ora vive all’estero, gli anni vissuti al gruppo hanno contribuito a costruire un ricordo molto caldo legato alla propria terra; nella vita di Giacomo e Ilaria D., il gruppo ha fatto incontrare un amore profondo che dura oramai da anni, da quando le loro storie si sono legate; così nella vita di Matteo ed Ilaria M. e di altri ...  Il percorso dei gruppi ha lasciato molte altre tracce indelebili, se si pensa alla possibilità regalata a molti di vivere due eventi unici: dapprima nel 2005 e poi nel 2011, le Giornate Mondiali della Gioventù a Colonia e a Madrid. Questi due eventi, intensi sia dal punto di vista fisico che da quello spirituale, hanno offerto a tutti i partecipanti molto di più di un ricordo: la conferma di appartenere alla Chiesa Universale, generata da una forza superiore, nella fede, respirata attimo dopo attimo durante quelle indimenticabili settimane, di viaggi e soggiorni, di condivisione e di crescita. E poi “Libera” ... E poi le tante iniziative sul territorio, come ad esempio la Festa dell’Uva, di cui quest’anno si è svolta la nona edizione ...
       Tutta questa ricchezza donataci dal Signore, ci fa pensare ad una delle parabole che Gesù ci racconta nei Vangeli: i gruppi Giovanissimi e Cresima sono paragonabili ad un grande campo che dalla comunità viene seminato, senza che ci sia dato sapere quali e quanti semi daranno frutto; nonostante questo, la parte migliore rimane la semina dei valori cristiani, grazie alla presenza di Gesù con noi. Per questo la spinta che ha mosso sacerdoti ed educatori durante questi anni di servizio, ci sprona a continuare a offrire spunti di crescita, in modo incondizionato e gratuito. Molti ragazzi se ne sono andati, altri sono sempre rimasti e altri ancora sono andati e poi ritornati. Si è sempre cercato di vivere il cammino di Catechismo e di Giovanissimi, come il segno di un’esistenza Cristiana, da cominciare sì al di dentro della Parrocchia, ma soprattutto da portare al di fuori. Da anni stiamo lavorando sulla figura di “Cristiano Vero”, incentrata sulla necessità di curare una fede vera e non apparente; questo, in sintesi, è il frutto a cui miriamo, che durante il lungo percorso noi speriamo possa nascere: la capacità di essere dei cittadini del mondo e testimoni del Vangelo, con l’aiuto del Signore e la nostra buona volontà.
               (ricevuto da ILARIA M. qualche tempo fa)
 

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ORARIO ESTIVO SANTE MESSE da giugno a settembre, presso la SS. Trinità:
-nei giorni feriali h. 18.00, prevalentemente (vedi orario su foglietto domenicale).
-al sabato la Messa prefestiva in SS. Trinità h. 19.00
-festivo - h. 9.00 S. Giovanni Battista
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feriale - h. 18.00 SS. Trinità
sabato - prefestivo - h. 18.00 SS. Trinità
festivo - h. 9.00 S. Giovanni
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